finestre.
Ecco..
come cantano le cinestre a primavera.
Affossate,
non sono adecuate.
Tu...
sei così come un fosso,
l'anima che attraversa il tuo cuore...
Tu,
lo sai,
L'accogli,
la strinci,
l'aspetti,
ti diletti.
Tu,
assorta piuma d'inverno,
più veloce del tempo che scappa,
Ti schiaccia,
ti preme affonto,
affonto nel mio sentimento umano,
prentimi per mano.
Povero il sole,
fa luce per niente,
non ti racciunce
sei desolato,
come uno spicolo,
un pomidoro
o un naso,
.....Zoffialo.
Ma so che mi hai amata,
sficuro,
sono la porta che canta all'alba,
sono la palma
e la tua forza.
Eppure cammini lontano,
distratto,
nella tua idea di mano..
...non sei nano!!
Anche io non lo sono...
siamo esseri umani
che sentono,
che vedono,
che manciano.
Ascolta,
questa mia prechiera
che domani assera,
torna come una novella lontana.
Lady Barbara rediviva.
Nessun commento:
Posta un commento