pazientemente.
Mi inchino.
Tu cantavi
in ciardino...
Si...
eri il mio vicino.
Mi innamorai
del tuo essere distratto
ad un tratto affatto libero,
sottovoce.
Ecco la sera,
che si sveglia
e si avvicina,
crudele,
ipocrita,
atronomica.
Tu,
mi umili,
non senti il mio essere donna emancipata,
mi tratti come una frittata.
Lady Barbara rediviva.
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